giovedì 8 dicembre 2016

Fammi dimenticare la pioggia di Viviana Leo, recensione in anteprima.

Salve Crazy!
Oggi sono qui per parlarvi di Fammi dimenticare la pioggia, il nuovo romanzo di Viviana Leo, online grazie a Newton Compton, l’8 dicembre. Ricordate la dolcissima storia d’amore tra Lisa e Dante, protagonisti del libro Sei solo mio? Sì? Bene, e ricordate anche un certo antagonismo tra Andrea, fratello di Lisa e la migliore amica della sorella, Alice? Ecco, in questo libro ci troviamo a scoprire finalmente come l’antipatia a fior di pelle può diventare passione e infine amore. Vi presentiamo la storia di Andrea e Alice!

fammi dimenticare la pioggia Titolo: Fammi dimenticare la pioggia
Autore:
Viviana Leo
Serie:  Companion di Sei solo mio
Editore:
Newton compton
Data: 8 dicembre 2016
Genere: contemporary romance
Categoria: ofio/amore
Narrazione: prima persona, pov alternati
Finale: No cliffhanger
Coppia: Alice, proprietaria di un ristorante; Andrea, nuovo assunto al ristorante 


Dopo la laurea, Alice decide di realizzare il suo sogno e aprire un ristorante. Gli affari però non vanno a gonfie vele, i clienti scarseggiano e i costi sono elevati. La situazione si complica quando Lisa, la sua migliore amica, preoccupata per le dubbie amicizie del fratello, la supplica di assumerlo per un po' di tempo, per rimetterlo sulla buona strada. Ma i caratteri esplosivi di entrambi non tardano a scontrarsi. Alice è testarda e ha dei gusti molto classici, Andrea è inaffidabile, vorrebbe rivoluzionare il locale in base alle richieste del mercato e ha idee eccentriche che mettono a dura prova la pazienza di Alice. Finché entrambi capiranno che dietro a quelle liti c'è ben altro…



Dopo aver sbavato impunemente per il bel pugile Dante, è arrivato il momento dell’arrogante Andrea.
Andrea e Alice si conoscono da quattro anni, grazie all’amicizia che lega quest’ultima alla sorella di Andrea. Tra loro c’è sempre stata una sorta di antagonismo, del tipo che bastava incontrarsi e i punzecchiamenti raggiungevano picchi incredibili, come se i due facessero a gara a chi infastidisse di più l’altro.
Alice, dopo la laurea, seguendo il suo desiderio di indipendenza, ha deciso di mettersi in gioco, ha aperto un ristorante. Ma le cose non sembrano andare bene, il flusso della clientela scarseggia e le bollette non si pagano certo da sole. Quindi quando Lisa chiede ad Alice di assumere il fratello, Andrea, così che possa allontanarsi dalla strada dell’autodistruzione che aveva imboccato, lei vorrebbe rifiutare, dovrebbe rifiutare, non può permettersi altro personale extra. Ma Lisa è la sua migliore amica, quindi alla fine accetta.
Fin dall’inizio è chiaro che Andrea preferirebbe fare qualsiasi altro lavoro piuttosto che trovarsi lì, la paga non è un gran ché e il personale non è dei più amichevoli e anche il locale non rientra nei suoi gusti, ma sa anche che non ha altra scelta, perché un grosso peso grava sulle sue spalle, un peso che potrebbe essere pericoloso per le persone a cui tiene di più.
Devo ammettere che mi sono trovata, abbastanza combattuta quando ho finito questo libro. Non che sia noioso o lento, assolutamente no. Penso che l’autrice si sia presa tutto il tempo per “sistemare” le cose in sospeso nelle vite dei due protagonisti, perciò ho trovato che la storia d’amore effettivamente sia un po’ passata in secondo piano, ma forse questo è il bello di un libro che si distacca dalla massa. Se fossero tutti uguali, sarebbe come se fossero fatti con lo stampino e questo non è mai un bene.
Mi è piaciuto questo rapporto di odio/amore tra i due, non che si prendessero a padellate in faccia, ma i loro battibecchi sono frizzanti e senza sfociare mai nel dramma. La caratterizzazione dei personaggi è ben delineata, però ammetto che avrei voluto vederli parlare di più, i protagonisti sono focalizzati sul lavoro e in pratica, fino allo “scontro” finale, non si aprono davvero l’uno con l’altra. Ma immagino che la strategia vincente di uno scrittore sia proprio tenere il lettore appeso a un filo, in modo che non molli mai la presa fino all’ultimo, quando poi tutti i nodi vengono al pettine. È un’ottima strategia, devo riconoscerlo. Per esempio, fino alla fine non si capisce il perché dell’avversione di Alice verso la pioggia, da lì il titolo del libro.
Mi è piaciuto tanto il fatto che Lisa e Dante abbiano avuto un ruolo centrale nella storia. Pur non essendo i protagonisti, sono in pratica due pilastri della storia, è stato davvero bello rivederli.
Mossa vincente anche l’introduzione del cattivo a metà libro, di certo non possiamo lasciare che i nostri eroi abbiano vita facile, sarebbe noioso!
Per concludere consiglio questo libro, ovviamente dopo aver letto Sei solo mio, a chiunque abbia voglia di sorridere per le scaramucce di due persone che, o dalla porta o dalla finestra, sono destinati a innamorarsi.
Un bacio, Sissy.







fammi dimenticare la pioggia

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