lunedì 5 settembre 2016

Game, Set, Match di Rebecca Crowley, recensione

Ciao Crazy,
Oggi vi parlo di Game, Set, Match di Rebecca Crowley, uscito lo scorso 31 Agosto per la Harper Collins Italia, nella collana eLit.
Si tratta di uno sport romance sul tennis passato un po’ in sordina, che mi ha piacevolmente sorpreso. Se volete saperne di più, continuate a leggere.

Game, Set, Match Titolo: Game, Set, Match
Autore:
Rebecca Crowley
Serie: non fa parte di una serie
Editore:
Harper Collins (eLit)
Data: 31 Agosto 2016
Genere: contemporary romance
Categoria: Sport romance
Narrazione: terza persona, pov alternati
Finale: No cliffhanger
Coppia: Regan, giocatrice di Tennis alla fine della sua carriera; Ben, ex giocatore adesso allenatore.



Regan Hunter ha lavorato sodo ed è diventata una delle migliori giocatrici di tennis del mondo. Tuttavia le stesse doti che le hanno consentito di essere invincibile sul campo l'hanno fatta diventare una maniaca del controllo nella vita di tutti i giorni, per cui, quando il suo manager assume un nuovo allenatore, un ex giocatore che ha lasciato lo sport in seguito a uno scandalo, lei decide immediatamente che vuole mandarlo via, e alla svelta anche. Ben Percy conosce bene la reputazione di Regan. Sa che con lei gli allenatori durano poco e solitamente vengono sbattuti fuori in malo modo, ma sa anche che un eventuale successo darebbe alla sua carriera un impulso nuovo, decisivo. E lui non è uno che si spaventa facilmente. Deve rispettare soltanto una regola: tenere l'attrazione per la sua pupilla fuori dai giochi. Purtroppo mantenere fede ai propri impegni si rivela più difficile di quanto entrambi potessero pensare...



Ero alla ricerca di una lettura non troppo impegnativa ma che sapesse catturare la mia attenzione e darmi l’intrattenimento che cercavo.
E ho trovato tutto questo in Game, Set, Match, che ho visto per caso sugli store e che mi ha colpito principalmente col suo titolo.
Non so se avete mai visto il film Wimbledon, che è una commedia romantica con a tema i giocatori di tennis; ebbene per certi versi questo romanzo me lo ha ricordato un po’. Sebbene le storie siano completamente diverse, sono stata io a fare il collegamento, ritrovandoci qualcosa nelle ambientazioni e nelle dinamiche dell’ambiente di questo sport.
Resto sempre affascinata dal tennis, e dopo la scorpacciata fatta alle olimpiadi qualche settimana fa, devo dire che questo romanzo è stato proprio la storia giusta al momento giusto.
Certo ricalca anche un po’ di clichè, come la sportiva capricciosa e incontentabile o la vecchia gloria dello sport che per un motivo o per un altro ha dovuto lasciare l’agonismo.
Eppure i personaggi che incarnano questi luoghi comuni sono anche ben caratterizzati e hanno mille sfaccettature che li rendono interessanti.
Regan è una campionessa ai vertici delle classifiche e alla fine della sua carriera, deve giocare l’ultimo torneo e ha tutte le intenzioni di vincerlo prima di ritirarsi. Peccato che abbia fatto fuori una sfilza di allenatori e non ne sia sopravvissuto uno. 
È una persona molto ansiosa e maniaca del controllo, che trova pace solo sul campo da gioco eppure si fa spesso condizionare dalle persone che ha intorno e dalle aspettative che sente di dover soddisfare. Le cause principali delle sue manie sono dovute soprattutto al fatto che ha cominciato molto tardi nello sport; provenendo da una famiglia umile è sempre stata guardata dall’alto in basso, e ha sempre sentito di dover lavorare più degli altri e di avere di più da dimostrare.
Dall’altra parte abbiamo Ben, una volta era una giovane promessa del tennis che è riuscito a vincere il primo trofeo importante da giovanissimo. Aveva tutto, era un ragazzino ricco abituato a tutte le comodità che ha respirato lo sport fin da piccolo. Poi dei problemi finanziari lo hanno costretto a ritirarsi all’apice e a lasciare il suo paese. E adesso si ritrova a fare diversi lavori, e a condurre un’esistenza sicuramente più umile, eppure lui non ha rimpianti e non da nessuna importanza a quello che pensa la gente.
Un’altra cosa che mi ha colpito è proprio il paese di origine di Ben, lo Zimbabwe; non è proprio un paese usuale, soprattutto se consideriamo che è descritto con capelli biondo ramati e occhi verdi.
Mi è piaciuta questa dualità, questa contrapposizione, abbiamo Regan che è partita da niente e adesso ha tutto, è all’apice della sua carriera; poi abbiamo Ben che era partito dalla cima, un ragazzino ricco e uno sportivo famoso che adesso conduce una vita assolutamente normale e che subisce anche l’arroganza di chi crede di essere migliore di lui, non che lui dia importanza alla cosa.
Quando questi due mondi opposti si scontrano, praticamente all’inizio del romanzo, le scintille sono d’obbligo.
Metteteci poi l’attrazione immediata e assolutamente proibita, visto che non sta assolutamente bene tra allenatore e giocatrice, e avrete una tensione sessuale davvero alta per quasi tutto il romanzo.
È molto bello però vedere come accanto a questa tensione nasca un sentimento sincero che crescerà sempre di più con il tempo, e che li legherà in modo profondo. Unendo una ragazza che in realtà è molto fragile e bisognosa di protezione e un ragazzo che non sarà in grado di resistere a questo richiamo.
Insieme saranno una forza in grado di sconfiggere tutti gli ostacoli che si presenteranno sul loro cammino e li renderà solo più uniti.
Tutto questo in un romanzo leggero, interessante e nemmeno troppo lungo, assolutamente consigliato.

Un bacio,
Patty


Game, Set, Match




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