Salve Crazy,
quest’oggi vi parliamo di Non tradirmi mai di L.E. Bross, primo libro della Second Chance Series.
La Bross in questo libro ci racconta la storia si Avery e Seth, delle loro diversità sia caratteriali che sociali. Un libro che inizialmente mi aveva colpito per la sua trama, ma che poi mi ha deluso.
Curiose di sapere perchè? Continuate a leggere e lo scoprirete.
Titolo: Ho voglia di innamorarmi Autore: L.E. Bross Serie: #1 Second Chance Series Editore: Newton Compton Data: 29 Settembre 2016 Genere: New Adult Categoria: opposti che si attraggono Narrazione: 1a persona, pov alternati Finale: No cliffhanger Coppia: Avery, studentessa condannata a 300 ore di servizi sociali; Seth, appena uscito di prigione e con 300 ore di servizi sociali da scontare. QUI SERIE |
Avery Hartley è la classica brava ragazza ricca che si comporta sempre come gli altri si aspettano che faccia. Quando scopre che il suo ragazzo la tradisce però, perde la testa e gli distrugge la macchina. Viene così condannata a trecento ore di servizi sociali. Seth Hunter è appena uscito di prigione e deve concludere il suo percorso di riabilitazione lavorando come netturbino prima di poter ricominciare da capo. Non chiede granché dalla vita e comunque per adesso la cosa che gli importa di più è proteggere sua sorella dal patrigno, l’uomo che lo ha fatto finire in prigione. Una storia d’amore tra Avery e Seth non è pensabile, sarebbe un disastro totale. Le ragazze come Avery vogliono castelli e cavalli bianchi, e Seth nei panni del principe azzurro non è davvero credibile. E poi è così arrabbiato con il mondo che a volte c’è da aver paura anche solo a stargli vicino. Ma quando Seth si ritrova a passare del tempo con Avery, piano piano comincia a pensare che forse anche lui ha la possibilità di cambiare, di aspirare a qualcosa di diverso da una vita fatta di rabbia e che, addirittura, gli piacerebbe provare a essere felice…
Avery si trova in tribunale a patteggiare per le accuse del suo ex fidanzato contro di lei che gli ha danneggiato l' auto dopo aver scoperto che la tradiva. La pena da scontare sono 300 ore di servizi sociali.
Seth è finalmente uscito dal carcere dopo aver accettato di entrare a far parte di un programma di reinserimento sociale, che gli ha risparmiato un altro anno di carcere. Ma che, oltre a trovarsi un lavoro o iscriversi a dei corsi al college, prevede anche delle ore di servizi sociali.
Il destino li fa incontrare una sera in un bar… uno sguardo e scatta il colpo di fulmine.
Avery e Seth non potrebbero essere più diversi… Ma l’amore non fa retromarcia davanti a niente.
Quando ho letto la trama di questo libro ho creduto che avrei finalmente letto una storia bella e profonda, ma andando avanti con la lettura sono incappata in alcuni episodi, discorsi e pensieri che hanno reso tutto tranne che bello e profondo. Le basi c’erano ma purtroppo non mi sono sentita coinvolta e il susseguirsi di avvenimenti non mi ha presa come pensavo avrebbe fatto.
Non sono riuscita a capire bene il carattere della protagonista che si alterna tra quello di una normale e comune ventunenne fino a passare a quello di una viziata figlia di papà senza cervello, che fa dei discorsi superficialissimi tipo “Non esiste che io lavori con... loro” rivolgendosi alle altre persone che dovevano svolgere le ore di servizi sociali insieme a lei.
Come non ho esattamente apprezzato il modo di divertirsi suo e della sua amica Shari, nè il loro modo di comportarsi mentre si “divertono”. Da metà libro in poi il suo personaggio abbandona (finalmente) la sua parte viziata e si lascia andare ai suoi sentimenti per Seth.
Seth mi è piaciuto decisamente di più di Avery, anche se non me la sento di definirlo “un bel personaggio maschile”. Da inizio libro fino a metà non riesce a fare a meno di comportarsi da stronzo quando è con Avery e a stuzzicarla con battutine poco carine.
La parte del suo carattere che meno mi è piaciuta è il suo costante autocommiserarsi. Seth si considera ormai un caso disperato, che non ha nulla da offrire ad Avery a causa della sua permanenza in prigione. Ecco, qui voglio spendere due righe per dire che il motivo del suo anno lì dentro non è dovuto a guai adolescenziali, ma anzi, quello che ha fatto potrebbe addirittura essere considerato come un gesto eroico perchè ha cercato di aiutare sua sorella Sara. Ma anche questo autocommiserarsi (per fortuna) viene abbandonato a fine libro.
La trama si alterna tra continue coincidenze: entrambi ai servizi sociali; escono e si ritrovano entrambi nello stesso bar; nel capitolo precedente l’amica di Avery le fa delle domande e nel capitolo successivo l’amico di Seth gli pone delle domande simili.
Da metà libro in poi Avery e Seth sembrano trovare un punto d’incontro e la storia prosegue più o meno decentemente.
Negli ultimi capitoli diventa quasi bello, ma senza dubbio la parte più bella del libro è il finale, che meriterebbe da solo 4 rose… ma purtroppo il resto della storia non mi ha convinto ne mi ha emozionato. L’ho trovata una lettura carina, ma niente di spettacolare o impegnativo.
Un abbraccio
Veronique
Anch'io mi aspettavo molto di più da questa storia...e condivido con te il finale meriterebbe 4 stelle peccato per il resto!
RispondiEliminaSinceramente a me è piaciuto tantissimo
RispondiEliminaCè un seguito??
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