giovedì 26 luglio 2018

Knight di B. B. Reid, recensione.

Buon giorno bimbe,
Knight di B.B. Reid, che è stato pubblicato da Always Publishing il 24 luglio in digitale e da oggi  in cartaceo, è il libro di cui vi parlo oggi. Si tratta dell'attesissimo seguito di Bandit, libro rivelazione della scorsa primavera che ci ha raccontato la parte iniziale della storia di Angel Knight, il Bandito, capo di una pericolosa organizzazione criminale, e Mian Ross, giovane ragazza madre della quale Angel è letteralmente ossessionato. Dopo aver rapito Caylen, il figlio neonato di Mian, Angel l'ha costretta a vivere con lui per scontare il tentativo di furto messo in atto dalla ragazza nei suoi confronti e tra i due era nato un rapporto di odio/amore passionale e conflittuale dall'esito incerto. Bandit era terminato in maniera piuttosto sorprendente e ci aveva lasciato con la bocca aperta a chiederci cosa sarebbe successo in seguito. È arrivato il momento di scoprirlo e di leggere finalmente come si concluderà questa bellissima storia di amore e morte, di potere e paura, di lealtà e tradimento. Siete pronte a tornare a Chicago e andare a vedere cos'altro succederà a questi tormentati amanti? Allora seguitemi.





Il duetto rubato

1. Bandit, 26 Aprile 2018
2. Knight, 24 Luglio 2018

Autore: B.B. Raid
Editore: Always Publishing
Genere: Dark Romance
Categoria: Odio\amore
Narrazione: prima persona con pov alternati
Finale: conclusivo











ATTENZIONE SPOILER ALLERT: se non avete letto Bandit non leggete questa recensione

Che cos'è il controllo senza un po' di caos prima?

Dopo essere stata rapita da Victor, socio di Angel e suo patrigno, Mian è venuta a conoscenza di una verità sconvolgente: suo padre Theo non è il responsabile della morte di Arturo, padre di Angel, ed è quindi in prigione da innocente. Non solo, sua madre era l'amante di Arturo e per questo Bea, la madre di Angel, lo ha ucciso; viene inoltre a sapere che Angel era al corrente di tutto e ha quindi lasciato che suo padre fosse arrestato e portato in carcere. Nella colluttazione seguita all'arrivo di Angel per liberarla rimangono uccisi Victor, sua figlia Eliana e Bea, ma Mian, inferocita per il suo tradimento, pugnala Angel e scappa. Non andrà molto lontano, appena fuori dal sotterraneo dove era tenuta prigioniera trova Lucas e Z accorsi al seguito di Angel che la riportano a casa da Caylen. Angel è ovviamente solo ferito ma incolpa del suo ferimento Eliana, anche se i suoi due amici non credono alla sua versione e sembrano convinti della colpevolezza di Mian. La ragazza sa di non poter restare nella magione dei Knight, detesta Angel e non vuole avere più nulla a che fare con lui. Prende così soldi dalla cassaforte e si organizza per scappare insieme al figlioletto, indifferente al fatto che l'unica possibilità che ha di tenerlo al sicuro è quella di restare con l'uomo che odia, e consapevole che, ovunque vada, ci sarà sempre qualcuno a darle la caccia, che sia il Knight, il senatore Staten, nonno di Caylen, o persino i membri della famiglia di Angel, che le darebbero la caccia per colpire lui. Riuscirà ad allontanarsi abbastanza e a rimanere nascosta? E Angel la lascerà andare?




Eccoci qui, mie care Crazy, a parlare dell'atto finale di questa appassionante storia di amore e morte, odio e passione, lealtà e tradimenti che tanto mi aveva colpito all'uscita di Bandit. Vi dico subito che questo capitolo conclusivo  mi ha convinto e mi è piaciuto moltissimo ma che, contrariamente a quello che pensavo dopo aver letto Bandit, questa duologia va letta insieme, un libro di seguito all'altro, perché questo secondo capitolo tira tutti i fili e li collega e leggerlo a distanza di tempo, seppur non tantissimo, può disorientare un po'. I due libri letti di seguito, per me, danno il quadro d'insieme generale giusto per apprezzare al meglio entrambi e non perdere l’effetto sorpresa che ha Bandit. Attenzione alla notevole complicazione delle ramificazioni della famiglia di Angel e alle contorte implicazioni dell'eredità del Knight! Non è stato facile seguirne i fili ed è necessario leggere con attenzione per avere chiaro tutto il quadro, o magari, meglio ancora, fare riferimeno all’albero genealogico che mi hanno informata verrà pubblicato sulla pagina della casa editrice per non perdersi nei tortuosi meandri di nomi e parentele. Dopo queste necessarie avvertenze, posso dirvi che questo romanzo è un altro gioiello lucente, dalle calde sfumature suspense, che qui attenuano i toni dark del primo libro, scritto benissimo e ben tradotto, che ti tiene incollato alle pagine mentre leggi e non ti molla, e la sua forza sono ancora una volta i personaggi, e in particolare quelli principali.

Dio doveva essersi sentito particolarmente indulgente con se stesso il giorno in cui l'aveva creata, e aveva assicurato a me il posto che mi spettava all'inferno quando l'aveva messa sul mio cammino.

Se in Bandit la protagonista assoluta era stata Mian, il suo coraggio, la sua forza, la sua determinazione e il suo istinto di sopravvivenza, stavolta a rubarle la scena è Angel, che si erge prepotente sopra gli altri personaggi, anche perché questa parte della storia è decisamente dedicata più alla sua figura che a quella della sua donna. Angel ci viene finalmente mostrato per quello che è veramente: un uomo prigioniero dei suoi doveri, per il quale è impossibile avere ciò che vuole veramente senza doverne dolorosamente pagare il prezzo. Per ottenere la donna che ama e che è la sua ossessione da tutta la vita dovrà compiere una scelta molto importante, dovrà decidere di sacrificare qualcosa di prezioso per sperare di ottenere un giorno la sua ricompensa. Scopriamo che per lui uccidere non è così semplice, ma che è disposto a farlo per proteggere Mian e Caylen, che per lui la famiglia e il lascito dei suoi predecessori è importante ma è stanco dei muri in cui la sua eredità lo tiene prigioniero; come un moderno principe rinascimentale sa che il fine giustifica i mezzi, ma sente il peso di queste scelte ed inizia ad esserne stanco. La sua ossessione per Mian invece di calare dopo l'accoltellamento è diventata ancora più forte, e il bisogno di tenere lei e il bambino al sicuro è l'unica cosa a cui riesce a pensare, oltre a cercare di domare la donna che ama a suon di sesso sfrenato e travolgente. Mian, invece, stavolta non mi ha convinta quanto aveva fatto in Bandit, la forza e la determinazione che l'avevano caratterizzata in Bandit qui diventano più marcati, l'odio feroce e inestinguibile che prova per Angel a causa del suo tradimento, e il fatto che si ostini caparbiamente a usarlo per negare i sentimenti profondi che sente per lui arriva un po’ a infastidire il lettore che alla fine è stanco del suo atteggiamento cieco e testardo, per quanto giustificabile.

Solo per averti ho venduto la mia anima e la venderei di nuovo per tenerti. Desiderare te mi ha reso un mostro, perciò dimmi, Mian, l'amore può reggere il paragone?

Quello che mi è piaciuto tantissimo e che ha decisamente sollevato il mio giudizio complessivo è stato il finale, anche stavolta non scontato, privo di qualsiasi banalità o luogo comune, capace di tenerti incollata alle pagine fino all'ultima riga, con un happy ending conquistato con fatica, come se fossi riuscita ad arrivare in cima all'Everest e potessi per questo godermi ancora di più un panorama unico al mondo solo per il fatto di averlo conquistato con lacrime e sangue. Accenno al valore aggiunto di questa storia che sono i personaggi secondari perché l'autrice ci rassicura del fatto  che sta scrivendo spin off per alcuni di loro, e questo mi ha reso molto, molto felice, perché Z, Lucas e Anna, come pure alcune new entry che conoscerete leggendo questo romanzo, sono più che semplici comprimari e si meritano l'approfondimento della loro storia. Ma soprattutto noi lettrici ce lo meritiamo, noi che abbiamo sofferto, gioito, sospirato, ci siamo accalorate e abbiamo fatto il tifo per questo amore così poco scontato, così diverso eppure così bello da leggere e da immaginare, un amore che, sono certa, ci resterà nel cuore per moltissimo tempo.

A presto
Zia D.



















1 commento:

  1. Mi trovo molto d'accordo con la tua recensione. Il libro convince un po' meno di Bandit, non tanto per i toni meno dark quanto piuttosto per il personaggio di Mian che di fatto non compie alcuna maturazione; sembra che rimanga esattamente la stessa, con le stesse idee e le stesse convinzioni, ripetendo solo e continuamente che odia Angel, e alla lunga questo stufa il lettore. Per fortuna Angel ci mostra finalmente tutti i suoi tormenti, e questo ci spinge ad arrivare fino alla fine, solo per scoprire se troverà finalmente la sua pace.

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