domenica 23 maggio 2021

Loveless di Alice Oseman, recensione

Loveless di Alice Oseman non somiglia a nessun romance voi abbiate letto prima. YoungAdult? Sicuramente. Sesso? Certo, ma solo intimità e riflessioni sul tema. Romanticismo? Dipende: si, no, non per forza. 



In Loveless si parla d’amore in tutte le sue forme, normalizzando quello che normale è, ma che ancora purtroppo non siamo davvero in grado di riconoscere. In Loveless si parla di crescita, accettazione, inclusione. Si parla di amicizia. Si parla di Georgia, Rooney, Pip, Jason e Sunil, cinque ragazzi alla ricerca di sé stessi che finiscono per cercarsi insieme. 

Con delicatezza ed eleganza, Oseman ci racconta di un giovane eterosessuale, innamorato di chi non potrà mai ricambiarlo nel modo da lui tanto desiderato; di una ragazzina lesbica, spregiudicata a parole ma poco nei fatti, ancora alla ricerca di chi saprà completarla; di una pansessuale, che nasconde in troppo entusiasmo, alcool e sesso la sua confusione; di un gay asessuale che combatte le sue battaglie a testa alta; e di Georgia, voce narrante e protagonista, innamorata di un amore che non capisce e confusa da sé stessa. Georgia, che si scopre asessuale e aromantica, e deve fare i conti con i tormenti che questo le causa. 

In maniera commovente l’autrice ci mostra le sofferenze di una giovane donna che si scopre diversa in un mondo che vuole l’amore romantico e passionale come fine ultimo di ogni essere umano, e che lo esalta costantemente, vedendo tappe fondamentali per la formazione di un individuo il primo bacio, la prima rottura ed il matrimonio, se fortunati. Una giovane donna che si scopre diversa in un mondo che vede il sesso come pilastro portante: sesso che vende, esalta, diverte, umanizza, e che a lei semplicemente non coinvolge. 

Delicato, educato, inclusivo, profondo nonostante una scrittura sbarazzina e veloce. Loveless è un romanzo di formazione capace di far riflettere ogni lettore che avrà la fortuna di averlo fra le mani. Se avete figlie, consigliateglielo. Lo avessi letto da adolescente, forse sarei diventata una persona migliore. Ma in fondo, non è mai troppo tardi.  

Gaia

⭐⭐⭐⭐⭐

👠

SINOSSI

Georgia ama le storie d'amore. Tutte. Da sempre. E crede nella magia dell'amore raccontata nei film, nei libri e nelle fanfiction romantiche da cui è ossessionata. Eppure, a diciotto anni, non ha mai baciato nessuno e non ha mai avuto nemmeno una cotta di quelle folli. Ma, come le dicono i suoi migliori amici Pip e Jason, prima o poi anche lei troverà la persona giusta. Così si dice, no?

L'inizio dell'università, in una città che non conosce, lontana da casa, sembra l'occasione perfetta: incontrerà persone nuove, vivrà nuove esperienze e finalmente anche lei imparerà a godersi le farfalle nello stomaco di cui parlano tutti. E poi Georgia ha un piano. Con l'aiuto della sua esuberante compagna di stanza Rooney, che come lei ha una passione smisurata per Shakespeare, riuscirà a realizzare il suo sogno, forse. Ma quando finisce in mezzo a una personalissima commedia degli errori che crea il caos tra i suoi amici di sempre, Georgia inizia a domandarsi perché l'amore sembri così facile per tutti tranne che per lei. Quando poi le appioppano definizioni mai sentite come asessuale o aromantica, incertezza e confusione aumentano a dismisura. Che sia davvero destinata a restare senza amore? O forse, per tutti questi anni, si è tanto affannata a inseguire la cosa sbagliata? E poi, chi lo dice che quello romantico, alla fine, sia l'unica forma possibile di vero amore?

Una storia delicata e intensa di identità e accettazione che farà breccia nel cuore dei lettori e che conferma il talento cristallino di Alice Oseman, un'autrice dalla voce rara e preziosamente autentica.

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