venerdì 19 giugno 2020

Amami questa notte di Robin C., recensione

Care Crazy,
A distanza di un anno torna in libreria la parte conclusiva della dilogia Questa notte di Robin C., una delle migliori esponenti di quella categoria romance che stritola le budella. Grazie a Newton Compton, dal 18 giugno potrete immergervi nella lettura di Amami questa notte, parte finale della sofferta storia tra Dave e Jodie.




Serie: Questa notte #2

Titoli: Amami questa notte

Autrice: Robin C

Casa Editrice: Newton Compton

Data: 18 giugno 2020

Genere: Erotic Romance

Categoria: Angst/forbidden

Narrazione: Pov alternati

Finale: Conclusivo



Dopo la fuga in Europa, la vita di Jodie sembra essersi rimessa sui binari giusti. Ha nuovi amici, un bel lavoro, un nuovo affetto. L’unica zona oscura della sua esistenza è quel passato che ha volontariamente escluso dalla sua vita e che tiene nascosto a chiunque. David, invece, a soli ventotto anni è a capo di una multinazionale di successo e, insieme a Charlotte, forma una coppia potentissima e invidiata da tutti. Dietro alla sua immagine affascinante e patinata, però, si nasconde un baratro fatto di rabbia e comportamenti al limite che rischiano di distruggerlo una volta per tutte. Proprio quando sembra non esserci più speranza, quel passato terribile che li ha divisi torna a farsi vivo inaspettatamente e con una violenza inaudita, obbligando i due antichi amanti a un ultimo, sconvolgente confronto. Ora lui è disposto a qualunque cosa pur di riportarla a sé, ma un cuore profondamente ferito può davvero
Morbosi, intricati, sporchi e distruttivi: i personaggi di Robin C sono questi e in quanto tali, li riconoscereste anche senza leggere il nome dell’autrice in copertina.
Nessuno citato in questa storia è pulito, nessuno possiede l’aura del principe azzurro: i padri non sono padri, le mogli non sono mogli, la morale non è morale.
A distanza di un anno ritroviamo la storia di Jodie e David, divisi dal test di un dna, da un oceano e dall’avidità di persone che in teoria dovrebbero amarli.
Dove lei prova con tutte le sue forze a rinascere dalle proprie ceneri, lui fa di tutto per diventare cenere.

«Completamente inerte e intossicato, senza più alcuna speranza di essere felice, chiuse gli occhi e la lasciò fare…»

Ignari dell’inganno orchestrato alle loro spalle, i due amanti sono destinati però a una fallimentare ricerca di palliativi.
Non si cancella un amore con un sostituto né con un sosia. Da lì, il male di vivere di entrambi.
Ho percepito la voglia di rivalsa del personaggio femminile, il suo tentativo di mettere chilometri e vite tra lei e Dave, l’intenzione e la costanza di seppellire un passato che però l’ha resa quello che è. Ho percepito poi nello stesso modo la forza autodistruttiva di un personaggio maschile richiuso in un dorato castello costruito dalle ambizioni degli altri.
La coppia, nonostante tutto, è quindi destinata a perdersi finchè l’autrice non tira fuori la soluzione a tutto questo con la stessa tempistica che la peste ha avuto per i Promessi Sposi (welàà che paragone di scolastica memoria).
E non vi dirò altro sulla trama.
In conclusione, inutile dire che quello che mi aspettavo per questa parte di dilogia è quello che ho ricevuto dall’autrice. È stato bello trovare di nuovo lo stile fluido e per niente prolisso di Robin C, il suo essere diretta e sporca dove lo sporco è necessario e caratterizzante, inutile dire che riprendere in mano questo volume senza rileggere il primo è stato semplice proprio perché l’autrice non si sofferma mai nell’allungare il brodo.
A mio avviso, giusta conclusione di una storia sofferta, romantica al limita del pessimismo cosmico e soprattutto reale in tutte le sue sfaccettature emozionali.
Dilogia promossa e che consiglio a chi, come me, ama le sfumature romance che virano verso l’oscuro, dove il principe azzurro ha sostituito pennacchio e calzamaglia con un abito sartoriale di Dior e dove la principessa non aspetta addormentata su un materasso la salvezza eterna.

Naike







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