giovedì 4 giugno 2020

SERIE BENEDETTI BROTHERS di Natasha Knight, recensione

Ciao Crazy,
oggi vi parlo della serie dark mafia romance Benedetti Brothers di Natasha Knight. Serie che racconta le storie dei fratelli Benedetti, della loro famiglia insidiata in una lotta per il potere tra dolori, dissapori, verità nascoste e odio dove il New Jersey la fa da teatro.




Serie Benedetti Brothers

1. Salvatore, 6 febbraio 2019
2. Sergio, 17 gennaio 2020
3. Dominic, 22 maggio 2020

Autore: Natasha Knight
Editore: Quixote Edizioni
Genere: contemporany romance
Categoria: dark, mafia romance
Narrazione: Pov doppio, prima persona
Finale: No cliffhanger








Lucia
Tutto ha avuto inizio con un contratto firmato prima da lui e poi da me, sotto lo sguardo delle nostre famiglie. Con mio padre che, seduto in silenzio, sconfitto, dava sua figlia ai mostri della famiglia Benedetti.
Ho obbedito. Ho recitato la mia parte. Ho firmato e ho regalato la mia vita. Sono diventata un trofeo in carne e ossa, un simbolo costante del loro potere su di noi.
Tutto questo è successo cinque anni fa.
Poi è arrivato il momento in cui mi ha reclamato. È arrivato il momento per Salvatore Benedetti di possedermi.
Ho giurato vendetta. Ho imparato cos’è l’odio, eppure niente avrebbe potuto prepararmi per l’uomo che avrebbe controllato la mia vita.
Mi ero aspettata un mostro, uno che avrei voluto distruggere. Ma nulla è mai bianco o nero. Nessuno è mai santo o diavolo. Nonostante i suoi lati oscuri, ho visto la sua luce. Per ogni sua azione negativa, ne ho vista una positiva. Anche se lui aveva fatto di tutto per farsi odiare da me, una passione più calda dell’inferno ha iniziato a bruciare dentro di me.
Ero sua, e lui era mio.
Il mio mostro. Solo mio.

Salvatore
Possedevo la principessa della famiglia mafiosa DeMarco. Apparteneva a me. Avevamo vinto, e loro perso. E quale modo migliore potevamo trovare per dare loro una lezione, se non quello di togliere loro ciò che avevano di più prezioso? Di più caro?
Io sarei diventato il re. Ero il primo in linea di successione per governare la famiglia Benedetti. Lucia DeMarco era il bottino di guerra. Il mio bottino di guerra e potevo farci quello che volevo.
Il mio dovere era spezzarla. Trasformare la sua vita in un inferno. La mia anima era oscura ed ero legato all’inferno. Non avevo via d’uscita, non c’era per nessuno di noi due. Perché la famiglia Benedetti non perde mai, e ovunque siamo passati, abbiamo solo lasciato una scia di distruzione. Era sempre stato così. E così credevo sarebbe sempre stato.
Fino a Lucia.

Una firma cambia per sempre il destino di due persone. E’ con l’inchiostro che si asciuga che due vite all’apparenza due poli opposti, come il bianco e il nero, si intrecciano.
Salvatore erede della famiglia Benedetti, ha vissuto la sua vita sempre all’ombra di un padre prepotente e privo di morale. Lucia vittima di un gioco in cui non è riuscita neppure a prendere parte a una partita se non come pedina nelle mani di chi conosce una sola legge nella vita: schiacciare il più debole.

Durante gli ultimi cinque anni aveva imparato a odiare la mia famiglia. Forse a odiare tutti. Solo che io, stupidamente, non volevo che odiasse me.

La storia inizia con l’inchiostro che si asciuga sul bianco del contratto. Lucia sembrava inizialmente essere una protagonista con le carte in regola per dominare la scena, con il suo odio viscerale per i Benedetti che la guida in ogni azione. Si è poi rivelata completamente cieca davanti all’evidenza e mentre faceva un passo avanti un secondo dopo ne faceva dieci indietro. Salvatore mi ha suscitato spesso emozioni contrastanti: da un lato provavo empatia per quest’uomo che voleva sottrarsi all’ala oscura in cui il padre lo obbligava, dall’altro rabbia perché non sembrava mai prendere posizione come ci si aspetta da un capo mafioso.
Il tutto scorre in un susseguirsi di intrighi familiari, di vendette e di segreti che porteranno i nodi al pettine lasciando pochi morti ma molte ferite. La scrittura dell’autrice l’ho trovata a tratti pesante, soprattutto nelle descrizioni delle scene di sesso. Mi è piaciuto molto il doppio epilogo con entrambi i pov dei due che raccontano il loro lieto fine, ma un po’ annacquato per la chiusura di un mafia romance.







Sono il primogenito del re della Mafia. Il prediletto. Destinato a comandare, un uomo pericoloso, senza pietà. Ma nel mio mondo, devi esserlo.
Poi Natalie è entrata nella mia vita. Posto sbagliato. Momento sbagliato.
Due volte il fato l’ha messa sulla mia strada.
Due volte il fato ha messo l’innocente pecorella nelle fauci del lupo.
Le ho dato la possibilità di andarsene. Le ho detto che sarebbe stato meglio per lei se lo avesse fatto.
Ma non mi ha ascoltato.
E ora è troppo tardi.
Perché non sono buono. Non ho mai voluto esserlo. E non la lascerò più andare via. Vedete, io non sono l’eroe. Quando la tocco, lo faccio con mani sporche.
So che la resa dei conti sta arrivando anche per me. So che brucerò per le cose che ho fatto, per i peccati che ho commesso. E non nego di meritare l’inferno, ma prima voglio il mio tempo. Voglio il mio tempo con lei.
Lei è mia.
Per sempre.
Niente può cambiarlo

Se il destino dei protagonisti del precedente libro era stato forzato dall’odio e dalle avversità, le strade di Sergio e Natalie cozzano l’una contro l’altra inevitabilmente.

Posto sbagliato, al momento sbagliato. 
Per due volte il destino l’ha messa sulla mia strada.

Sergio è figlio di suo padre: è nato nell’oscurità, vive nell’oscurità, è circondato da essa e si sente a suo agio con essa. Fino a quando non incontra Natalie, che sembra essere il suo spiraglio di luce, così buona e gentile. Questa luce che fin dall’inizio della storia non sembra essere destinata a durare.

Questa oscurità è parte di me ma non mi appartiene.  No. Io appartengo a lei.

Si percepisce una nuvola cupa sul racconto sempre presente, che a mio parere ha smorzato il romanticismo della storia centrale, lasciando il lettore insoddisfatto per la superficialità con cui la storia dei due viene raccontata. Per un personaggio come Sergio mi sarebbe piaciuto una storia più approfondita considerando che, come la stessa autrice annuncia a inizio libro, il suo non doveva essere scritto. Tuttavia qui la lettura scorre molto più velocemente rispetto al primo, cosa che ho apprezzato molto insieme al fatto che i capitoli sono brevi. Questo è uno di quei libri che nonostante si conosca la fine, lasciano sempre un sapore dolce amaro.







Gia
Sono la figlia di un soldato della mafia. La sorella di un traditore.
I mostri hanno fatto parte della mia vita da che ne ho memoria, ma la mattina in cui mi sono svegliata in quello chalet fatiscente, freddo e abbandonato, con Dominic Benedetti che incombeva su di me, ho capito di aver incontrato il più oscuro di tutti.
Mi ha preso per spezzarmi. Ma non sono così facile da spezzare. E quando ha visto il marchio sul mio corpo, tutto è cambiato.
Non ho mai creduto nel “vissero per sempre felici e contenti” delle fiabe, perché non sarebbe mai potuto succedere a persone come noi.
Alcuni amori crescono nella luce.
Io e Dominic apparteniamo al buio.

Dominic
Sono l'ultimo figlio di un re della Mafia.
Quello che non aveva nulla da perdere.
Mi sono allontanato dalla mia famiglia. Ho voltato le spalle a tutto ciò che avrebbe dovuto appartenermi e sono diventato quello che dovevo essere.
Un mostro.
Fino al giorno in cui ho visto Gia rannicchiata in un angolo di quello chalet decrepito nel bosco. Fino a quando non ho visto il marchio sul suo corpo.
È stato allora che ho capito quello che mio padre era solito dire. Tieni i tuoi amici vicini, i tuoi nemici più vicini.
I miei nemici avevano avuto la mano troppo pesante.
Era giunto il tempo che tornassi dalla mia famiglia. Che riscuotessi ciò che mi spettava. E, soprattutto, era arrivato il momento che punissi chi mi aveva tradito

Arrivata al terzo capitolo della serie non ero particolarmente entusiasta di intraprenderne la lettura. Molto probabilmente è stata anche la mia iniziale entrata in punta di piedi a farmi provare una maggiore sorpresa quando appena dopo i primi capitoli mi è sembrato di leggere una storia dal sapore diverso rispetto a quello sperimentato nei primi due. Questa storia si presenta da subito nei toni dark che tanto amo, con Dominic che nei libri precedenti avevamo conosciuto come il figlio ultimo, quello più cattivo ma anche quello più spezzato. Tormentato e distrutto da quello che aveva scoperto in passato, viveva lontano da quella che un tempo chiamava la sua famiglia facendosi risucchiare dalla punizione che si era autoinflitto.

Ero ben consapevole dell’oscurità che albergava nella mia anima. Un abisso nero, un buco così profondo e scuro che avrebbe potuto consumarmi.

Ma Dominic non è un eroe e non pretende di esserlo né per sé né per colei che sarà la sua metà mancante, Gia. Una protagonista agguerrita, pronta a combattere e essere per se stessa il cavaliere dall’armatura scintillante di cui ha bisogno. Gia conosce il mondo in cui è nata e che l’aveva sempre protetta ma che a un certo punto si è trovata a fronteggiare. Ma piuttosto che fuggire da esso brandisce lei stessa le armi e abbraccia quella parte oscura di sé che la rende una rivale quanto degna compagna per Dominic.

Gia era la mia metà. La mia metà perfetta. Avevo ragione quando le avevo detto che lei era come me. Lei odiava come me.

Questo libro è riuscito a fare breccia dentro di me, a farmi odiare e amare quell’angelo della morte che è il protagonista, a coinvolgermi nella lettura tanto da temere un finale che avrebbe distrutto ciò che fino a quel momento l’autrice era riuscita a costruire e che invece si è rivelato all’altezza delle aspettative. Ad alzare l’asticella c’è stata anche una maggior accortezza nei dettagli riguardanti il mondo mafioso della famiglia, vicende che nei precedenti erano state lasciate in sospeso e che poi hanno avuto la giusta collocazione come i perfetti pezzi di un puzzle.

Alla prossima lettura!
Luigia







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