Crazy,
oggi vi parliamo di Claustrofobia di Zoe Blac, un romanzo
self di recentissima pubblicazione. Un libro erotico con sfumature noir,
ambientato in una Roma cupa, con protagonisti una ragazza con più di un segreto
alle spalle e un affascinante agente dei NOCS. Ecco la nostra opinione.
Titolo: Claustrofobia Autore: Zoe Blac Serie: non fa parte di una serie Editore: self published Data: 23 ottobre 2016 Genere: erotic romance Categoria: noir, suspense Narrazione: pov alternati, prima persona Finale: No cliffhanger Coppia: Elettra, venticinquenne con tripla identità; Lucas, agente dei nocs; |
Chi èveramente Elettra, chi si nasconde dietro le vesti succinte di Fraise e chi può dire quale volto abbia la ladra Scarlett?... Tre donne diverse che vivono nello stesso corpo, un corpo fatto per il peccato. Ambientato in una Roma grigia e piovosa, si snoda la storia di un agente dei NOCS, impegnato in una personale struggente battaglia, che lo vede combattere e proteggere la stessa donna. Violenza, passione, mistero ed erotismo, questi gli ingredienti di una storia che nasce in una notte, diversa da tutte le altre, in un luogo nascosto, buio, angusto e claustrofobico.
Claustrofobia è un racconto erotico noir, graffiante ed eccessivo,
tratta di un opera di fantasia e come tale va interpretata. Ambientato in una
Roma moderna, piovosa e sporca, dove un fatale imprevisto, unirà due anime
perse, al loro inimmaginabile destino. Nel romanzo vi sono descritti con un
lessico esplicito, rapporti carnali, anche non consensuali e atti di efferata
violenza. Se ne consiglia la lettura, solo ad un pubblico adulto, con un
elevata capacità di discernimento ed una spiccata preferenza per le storie non
banali.
Appena terminata questa lettura, ho dovuto riordinare i pensieri prima
di scrivere queste righe, perché Claustrofobia ha scatenato in me molte
reazioni.
Per prima cosa, mi sento di appoggiare l’avvertenza fatta dall’autrice:
sicuramente questa storia non è consigliata a tutte le lettrici. Si tratta di
un erotico con sfumature noir e con un pizzico di suspense, infarcito di scene
violente e al limite della legalità. Il linguaggio usato dall’autrice è forte,
verace, con parole usate senza mezzi termini e senza abbellimenti di alcun genere. Dell’amore romantico che fa tremare lo stomaco a suon di farfalle c’è n’è ben
poco…anzi, quasi nulla. L’amore descritto in Claustrofobia è carnale,
viscerale, quasi animale. I due protagonisti si incontrano e si scontrano per
tutta la durata del romanzo, in una danza violenta di parole urlate e di sesso
carnale, in cui i sentimenti sembrano sempre in secondo piano. A questo, si
aggiungono scene ambientate nel mondo viscido e pieno di soldi tipico di alcuni
ambienti, come quelli frequentati da politici e imprenditori, che ricorrono a
droghe, alcol e sesso a pagamento per trascorrere le loro serate. Questo mondo
è descritto con cinismo e realismo, l’autrice non sconta niente e descrive in
modo vivido quello che accade tra le ragazze e i loro clienti.
Elettra, all’apparenza, è una venticinquenne come tante altre coetanee,
ma in realtà nasconde una triplice identità. E’ Elettra, nipote di una nonna
affettuosa, ma è anche Fraise, una escort tra le più richiestedagli uomini più ricchi
e marci della capitale; ed infine è Scarlett, una ladra che deruba i suoi
clienti di ricchezze e di informazioni. Lucas è un agente della NOCS, impegnato
in un’indagine che lo porterà a scontrarsi con una conturbante e misteriosa
ladra, con una bellissima e provocante prostituta e con una ragazza che lo
stregherà dal primo istante. E’ anche un uomo con molte ombre e molti difetti,
possessivo ai limiti del consentito e avvezzo ad usare le donne solo per il
contatto fisico. Naturalmente non ci vorrà molto prima che il poliziotto
capisca che le tre donne sono un’unica persona, la ragazza che è perennemente
al centro dei suoi pensieri e che risveglia i suoi istinti più carnali. I due
protagonisti litigano costantemente, sono agli antipodi della legge (e mentre
lui vorrebbe proteggerla, lei cocciutamente lo respinge); ma sono attratti dal reciproco
desiderio fisico come due calamite. Ed è un sesso violento, instancabile, che
li consuma e non li lascia mai appagati, ma solo desiderosi di ritrovarsi
ancora.
In questo aspetto ho intravisto le prime pecche del romanzo: se inizialmente
ho apprezzato l’erotismo del romanzo, alla lunga l’ho trovato eccessivo. Le
scene erotiche avvengono di continuo, sono tantissime e avvengono per tutta la
durata del libro. Ora, un detto asseriva che “il troppo stroppia” e in questo
caso mi sento di dargli ragione…
A questo si lega, a mio avviso, l’altro problema di Calustrofobia. Il
romanzo è eccessivamente lungo, tanto che il lato suspense della trama finisce
per soffocare tra le scene erotiche. L’idea della trama mi è piaciuta molto,
ma, ripeto, alla lunga mi sono ritrovata a non ricordare alcuni dei personaggi,
piuttosto che altri dettagli. Forse uno snellimento di alcune parti avrebbe
potuto rendere la storia più scorrevole e sostenere il pathos di alcune scene
d’azione.
Ciò che ho apprezzato maggiormente del romanzo è stata la
caratterizzazione dei due personaggi principali. Lucas, un maschio alpha di
tutto rispetto, protettivo e possessivo, forte e prepotente quanto basta, al
cui cospetto ha trovato una donna che è riuscita a tenergli testa per tutto il
romanzo. Non la solita donna zerbino, ma una protagonista tosta e indipendente,
con molte questioni irrisolte nell’animo e una fortissima carica erotica.
Leggendo alcune parti di Claustrofobia, avvertirete un’aria cupa e
pesante attorno a voi, un’atmosfera perfettamente racchiusa dal titolo scelto
dall’autrice.
Nonostante alcune cose non mi siano piaciute, consiglio lo stesso il
romanzo alle lettrici che abbiano voglia di una storia forte e passionale e di
due protagonisti senza inibizioni.
Un abbraccio, Liliana
NB. Il nostro giudizio è basato sulla lettura della prima versione caricata su amazon di questo libro. L'autrici ci ha riferito che il libro è ora al vaglio di un editor che lo sta revisionando, ma la nostra recensione non ha tenuto conto.
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