giovedì 21 luglio 2016

La terza volta è quella perfetta di Pippa Croft, recensione

Buonasera Crazy,
oggi vi parlo de La terza volta è quella perfetta di Pippa Croft, terzo e conclusivo (!!?) volume della Blue trilogy. Un libro certamente sorprendente, oserei dire spiazzante, per chi si era innamorata di Lord Alexander Hunt, e spasimava finalmente per una bel finale di quelli da dieci e lode, con tanto di epilogo, felicitazioni e figli maschi. E menomale che la terza volta doveva essere quella perfetta...

Travolta dal tuo
amore Titolo: La terza volta è quella perfetta 
Autore: Pippa Croft

Serie: #3 Blue trilogy
Editore:
Newton Compton
Data: 18 luglio
Genere: contemporary romance
Categoria: luxury romance
Narrazione:  prima persona, pov femminile 
Finale:  No cliffhanger
Coppia: Lauren, studentessa d'arte a Oxford; Alexander, aristocratico arruolato nelle forze speciali.
QUI SERIE


«Sono Sorella Dixon dalla Royal Infirmary. Mi dispiace comunicarle che il Capitano Hunt è rimasto coinvolto in un grave incidente».
Le vacanze di Pasqua sono appena iniziate e Lauren Cusack sta per tornarsene a Washington dopo i suoi ultimi giorni al Wyckham College, a Oxford. Ma questa telefonata cambia tutto. La sua storia con il favoloso aristocratico Alexander Hunt è stata turbolenta, appassionata e inebriante. Lauren sa che ha bisogno di allontanarsi, ma mentre si precipita al suo fianco sa già che verrà di nuovo risucchiata nel suo mondo.
E Alexander, seppur gravemente ferito, è un cocktail delizioso a cui Lauren non sa resistere e malgrado tutti gli ostacoli – che con Alexander non mancano mai – si ritrova a essere più felice che mai.
Ma i suoi ultimi giorni al college sono agli sgoccioli, e quando le viene offerto il lavoro perfetto a Washington mentre Alexander resta legato alle sue proprietà, si accorgeranno che la loro è una storia impossibile…


Niente, a volte anche il romance ci fa arrabbiare. Non c’è altro da dire.
A volte, anche la serie partita con le migliori premesse, può finire col leggendario “lancio del kindle”.

Abbiamo seguito Lauren e Alexander nei loro alti e bassi, abbiamo sopportato un finale super sospeso, un’attesa di un anno, un altro finale super sospeso… e ancora non possiamo dire di aver avuto piena soddisfazione da questa storia e da questi personaggi.
E questo va detto non solo per il finale-non finale che sorprendentemente chiude questa trilogia, ma anche per la freddezza generale che si respira nella coppia di Lauren e Alexander. Insomma, io ho aspettato per tre libri che questa storia tra i due, fortemente basata sull’attrazione reciproca si evolvesse in qualcosa di più profondo e fondato ma nulla, anche ne La terza volta è quella perfetta il rapporto dei protagonisti rimane conclamatamente basato solo sull’attrazione fisica.
E a questo punto devo dire che, sebbene l’ambientazione rimanga una assoluto una delle mie preferite, sebbene questa trilogia avesse tutte le carte in regola per entrare nei miei libri must… un romance dove i protagonisti mai una volta si dicono le tre paroline magiche, davvero, non fa per me.
Questo terzo libro, come avrete capito, non porta ad alcun tipo di conclusione tra Lauren e Alexander, ad alcun compimento del “percorso” intrapreso nel primo volume… a dire il vero questo libro non ha nemmeno un finale.

Pippa Croft è impazzita, dunque? Non sapeva che stava scrivendo l’ultimo libro della trilogia? No, lo sapeva. Il problema, per noi, è che voleva continuare e ha, a tutti gli effetti, continuato a scrivere questa storia in una quarta novella conclusiva.Prima che prendiate i forconi, vi dico: no, stavolta non è colpa dell’editore italiano. È infatti Penguin, editore della trilogia nella sua lingua originale, a non aver ancora pubblicato questa fantomatica quarta novella (e la stessa autrice ammette che non si sa se lo farà mai).  Quindi di chi è la colpa? Giudicate voi, però certo, io un po’ ce l’ho con l’autrice: se hai firmato con il tuo editore per tre libri, perché non concludere la storia in questi tre libri (che pochi non sono)? Io ci vedo il tentativo di spedire legioni di fan giustamente arrabbiate alla Penguin, magari per dargli una spintarella per un nuovo contratto… ma forse sono mal pensante. Incacchiata, lo sono di sicuro.

Lasciando da parte il finale, il libro ha comunque altri difetti: gli avvenimenti raccontati sono pochi, come poche sono le svolte di trama (per la serie… se non ci fosse Valentina, non succederebbe assolutamente nulla). Poi, lo ripeto perché sono sconvolta: ma si può rimanere ancora a chiedersi, al terzo libro di una trilogia romance, se i protagonisti si amano o stanno insieme solo per fare ginnastica? Non c’è una briciola di approfondimento, una briciola di tenerezza, una briciola di amore in questa “storia d’amore”!
Bah.
Alla fine di questo libro mi ricorderò solo le ambientazioni, i vestiti e i gioielli. E a questo punto, mi sfogliavo Marie Claire.

Simona






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7 commenti:

  1. Ah, credevo di essere io la solita ipercritica... Condivido ogni parola delle recensione, meno male! Premettendo che i YA o NY o altra sigla non mi chiappano, qualcosa in questa trama mi aveva stuzzicato. Il primo libro era stato carino, anche se alla seconda lettura mi aveva lasciato più freddina. Il secondo libro mi ha fatto fare il salto in lungo dei capitoli: noiosetto e incomprensibile, per me, in alcuni passaggi che giudicavo forzati e poco convincenti, con il culmine nella famosa lettera che alludeva a sentimenti e passioni di Alexander mai, da me, riscontrati prima in azioni e parole: credevo che fosse spuntato un altro personaggio, di colpo e del tutto inaspettato (ma molto ben accetto!. Su quell'unica lettera ho atteso con impazienza il terzo capitolo, aspettandomi la svolta. La sto ancora aspettando. Tutti i difetti dei libri precedenti, purtroppo si sono amplificati: noioso, noioso, noioso! Ho strabuzzato gli occhi quando la protagonista ancora a metà vicenda si dice che farebbe meglio a mollare il protagonista: dopo due libro e mezzo di paturnie mentali! Ed Alexander? Sulla carta aveva tutte le regole per essere un personaggio favoloso, invece... Uno stoccafisso con s***e mentali che non ho capito, immaturo, freddo, pure acido in alcuni passaggi (non che lei sia tanto meglio, ne! Gli sta alla pari!). Pure i personaggi secondari stereotipati non mi hanno chiappato. Ed il finale? Perché c'era? Mah, io non l'ho trovato. Sono felice se qualcuno ha apprezzato la serie, a me ha lasciato molto, molto delusa, come i protagonisti, serenamente dimenticabili. Promemoria: tenersi alla larga dal genere. Brekke

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  2. Sono d'accordo su tutto quello che hai scritto. Ho aspettato tanto questo 3 libro, il 1 mi era piaciuto da matti, il 2 diciamo cosi cosi ma sul 3 avevo grandi aspettative e lei che fa? ci lascia come allocche, ho gia' espresso dove deve andare la Pippa e' meglio che nn mi ripeta.

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  3. Il primo passabile.....il secondo ,ho rinunciato!!! Il terzo,non ci provo neanche

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  4. nooooooo!!!!l'ho preso l'altro giorno...... anche io mi aspettavo un bel terzo....oddio!!!

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  5. Io sto leggendo il terzo, ma da quello che leggo dai vostri commenti rimarrò delusa per il finale, non capisco le autrici che si comportano così, chissà se un giorno leggeremo il lieto fine

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  6. Adesso capisco perché la Newton dal secondo libro ha scelto di farli uscire solo in e-book. .. sarebbe stato un inutile spreco di carta ... senza parole ...

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  7. Approvo ogni singola parola della recensione.......sono Strà super mega incazzata pure io......tutta questa indecisione da parte di lui e avessi avuto il cartaceo l'avrei picchiato in terra e ci sarei saltata sopra....che tristezza odio i libri così indecisi e incompleti!!!!!!!!! ������

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