Buonasera a tutte ragazze,
Oggi non sono qui per parlarvi dei tanti libri che ci fanno battere il cuore ogni giorno, ma per raccontarvi di un’emozione che a volte solo la vita reale sa donarti, perché i sogni possono diventare realtà se abbiamo abbastanza forza da crederci. In una delle mie ultime recensioni avevo accennato ad un progetto segreto, anche se alcune di voi già sapevano cosa bolliva in pentola.
Di cosa sto blaterando? Ma del British Book Affair!
Non sapete cosa sia? Ve lo spiego subito. Il British Book Affair è quello che per noi italiane è il Salone del Libro di Torino, ma dedicato in modo più specifico alla letteratura rosa.
Come questo ci sono un sacco di altri eventi in giro per l’Inghilterra e gli Stati Uniti, dove questo genere è sicuramente più diffuso, ma le mie finanze mi hanno consentito di spostarmi solo oltre la Manica per qualche giorno e posso dire con assoluta certezza che sabato 18 Aprile 2015 è una data che non dimenticherò mai. Erano mesi che organizzavo la mia fuga, complice l’annuncio che Abbi Glines avrebbe partecipato, e colta da un’intraprendenza che difficilmente ho dimostrato nella mia vita ho deciso di candidarmi per lavorare come volontaria, mai aspettandomi di essere scelta. E invece… la sorpresa che ho ricevuto la mattina in cui ho aperto quell’email è quasi paragonabile alla realizzazione di questo incredibile sogno. E così giovedì scorso sono partita sola soletta dal profondo sud e, dopo anni di attesa, sono tornata nella mia amata Londra e al pazzo clima inglese, di cui però avrei continuato a fare volentieri a meno!
Come questo ci sono un sacco di altri eventi in giro per l’Inghilterra e gli Stati Uniti, dove questo genere è sicuramente più diffuso, ma le mie finanze mi hanno consentito di spostarmi solo oltre la Manica per qualche giorno e posso dire con assoluta certezza che sabato 18 Aprile 2015 è una data che non dimenticherò mai. Erano mesi che organizzavo la mia fuga, complice l’annuncio che Abbi Glines avrebbe partecipato, e colta da un’intraprendenza che difficilmente ho dimostrato nella mia vita ho deciso di candidarmi per lavorare come volontaria, mai aspettandomi di essere scelta. E invece… la sorpresa che ho ricevuto la mattina in cui ho aperto quell’email è quasi paragonabile alla realizzazione di questo incredibile sogno. E così giovedì scorso sono partita sola soletta dal profondo sud e, dopo anni di attesa, sono tornata nella mia amata Londra e al pazzo clima inglese, di cui però avrei continuato a fare volentieri a meno!
La giornata di sabato è stata a dir poco folle. Sveglia puntata alle 6 per riempire il borsone con tutti i libri da far autografare e per rendermi presentabile in tempo per essere all’Hotel Marriott di Grosvenor Square prima delle 8; arrivo trafelata sulla scena del delitto, dove conosco altre due ragazze volontarie come me e con le quali abbiamo sistemato la sala insieme agli assistenti delle varie autrici presenti, sommerse da libri, scatoloni pieni di suddetti libri, tavoli da sistemare e segnaposti da distribuire (e qui arriva la figura di *$#£& che avevo preventivato, visto che ho cominciato a lasciare bigliettini a caso non accorgendomi dei nomi scritti sopra).
Dopo un po’ cominciano ad arrivare le autrici, e vi confesso che potrei aver iniziato a fangirlare nel momento in cui ho riconosciuto Keith Glines, sapendo che di lì poco avrebbe fatto la comparsa anche la sua incredibile moglie.
Oltre al fatto di essermi sentita parte attiva di questo evento, avendo la possibilità di lavorare un po’ dietro le quinte, devo dire che è stato fantastico essere in grado di parlare con calma con le autrici prima che potessero arrivare tutti gli altri partecipanti, specie se penso alle code impressionanti davanti agli stand di personaggi particolarmente noti e amati come Jodi Ellen Malpas, Abbi Glines, o Tillie Cole. I vantaggi dell’essere un volontario…
Girare per i tavoli, immersa in quella magia che di solito siamo abituati a vivere solo su carta, è stato come sognare ad occhi aperti. Incontrare uno scrittore non è come incappare in un attore famoso, perché sai perfettamente come è fatto. Attorno agli autori c’è sempre un alone di mistero che li rende ancora più interessanti, che ti fa desiderare di sapere qualcosa di più e di scoprire cosa passa per la testa di queste persone straordinarie quando chiudono il mondo fuori dalla porta e si siedono davanti al loro computer, cercando di condividere quello che hanno dentro con altra gente sparsa in tutto il mondo. Per poi scoprire che nonostante la fama, sono più umani e reali di quanto si possa pensare.
Inutile dire che il mio intento di “comprare solo tre libri” è miseramente fallito nel momento in cui, allo stand di The Hot Bed, blog collegato alla casa editrice Simon & Schuster, ho visto il set dei romanzi di Gail McHugh a sole 10£. Da lì poi è stato tutto un degenero e sono tornata a casa con otto cartacei in più del previsto, non preoccupandomi eccessivamente del fatto che viaggiavo in aereo e che forse avrei dovuto porre un freno a questa mania, e una busta piena di quelli che in lingua inglese vengono definiti swag: cartoline autografate, poster, calamite, spille, segnalibri e addirittura anche dei preservativi!
Cosa si sono perse le lettrici italiane? Tra le oltre sessanta autrici presenti all’evento possiamo riconoscere i nomi di: Abbi Glines, il duo Christina Lauren, Jodi Ellen Malpas, Raine Miller, Laurelin Paige, Samantha Young, Emma Chase, Kirsty Moseley, Rebecca Donovan e di altre scrittrici che arriveranno presto nelle nostre librerie come Samantha Towle, Aurora Rose Reynolds, Carrie Elks e Anna Todd. Grandi assenti sono state sicuramente Tara Sivec, Gail McHugh e Penelope Douglas, ciò non toglie,però, che l’evento sia stato comunque un grande successo.
Ma cosa sarebbero i Romance senza i book boyfriends? Anche sotto questo aspetto non siamo rimaste totalmente deluse, allietate da un cover model incredibilmente muscoloso e abbastanza sopra le righe, un Mr. Grey di cartone a dimensione naturale, un Ethan Blackstone da tavolo, e ultimi, ma non per importanza, due soldati dell’esercito inglese che fanno parte di una fondazione che si occupa di supportare i militari specializzati nel disinnesco delle bombe e le loro famiglie, povere vittime ignare trascinate in questo carnevale dalla dolcissima Jane Harvey-Berrick.
Il tempo è letteralmente volato e le 4 del pomeriggio sono arrivate in un soffio! Si torna a casa a rassettarsi per la serata e alle 18:15 sono già in taxi, pronta per la cena e per l’after party in compagnia delle scrittrici e delle loro famiglie, altre lettrici, un paio di ballerine esotiche e un casinò ricco di caramelle di tutti i tipi.
Sicuramente questa è stata la parte più sottotono della giornata ed io in particolare non sono riuscita a godermela pienamente, ma è stato comunque un modo simpatico per concludere questa bellissima esperienza che porterò sempre nel cuore e che sicuramente ripeterò se ne avrò l’occasione.
Il British Book Affair è andato oltre qualsiasi mia aspettativa, e spero di avergli reso giustizia attraverso questo mio breve racconto e di avervi trasmesso almeno un briciolo di quello che ho provato.
Alla prossima avventura, Francesca.
Per la chicca sotto (e la foto della giarrettiera) ringraziamo la crazyaddicted Valeria Prandina (che trovate sopra in una foto insieme alla nostra Francesca e le Christina Lauren) che dalla magica Malpas ha fatto scrivere una dedica personalizzata per il nostro gruppo facebook Romance Break dove 2500 crazy si crogiolano fra romance e "santini"... abbiamo apprezzato tantissimo!
Wow che esperienza emozionante, mi pareva di vederti con le tue scrittrici preferite e immersa nei libri! Grazie per aver condiviso con noi questa tua fantastica esperienza! Complimenti.
RispondiEliminaGrazie Francesca per il tuo bellissimo racconto di questa avventura. Mi sono sentita li con te....
RispondiEliminaPer il prossimo anno, ci fai sapere con anticipo quando si terrà questo stupendo appuntamento. Mi piacerebbe tanto andarci <3 <3 <3 .