giovedì 2 aprile 2015

Perché ci sei tu di Gail McHugh , recensione

Buon giorno bimbe,
Perché ci sei tu di Gail McHugh è il libro di cui vi parlo oggi. Si tratta del secondo, attesissimo capitolo della Serie Collide che abbiamo già potuto conoscere e apprezzare l’anno scorso con la pubblicazione di Stringimi più che puoi e che ci aveva lasciato davvero molto in sospeso. È arrivato, finalmente, il momento di conoscere come l’autrice ha voluto far continuare la travagliata storia d’amore tra il sensuale miliardario Gavin Blake e la dolce e remissiva Emily Cooper, ma soprattutto è giunto il momento di sapere se riusciranno a liberarsi del viscido e detestabile Dillon. E allora venite con me, torniamo insieme a New York e vediamo dove ci aveva lasciato la loro storia..



Serie Collide

1. Stringimi più che puoi 

2. Perchè ci sei tu,  26 Marzo 2015

Autrice: Gail McHugh

Casa editrice: Newton Compton

Genere: Contemporary Romance


Eravamo rimasti così.. Emily la sera prima delle sue nozze con Dillon, ancora insicura dei veri sentimenti che prova per Gavin, nonostante lui le dichiari il suo amore, decide di sposarsi ugualmente, spezzandogli il cuore. Ma Dillon si rivela lo spregevole individuo che è in realtà e Emily scappa da casa sua durante la notte per tornare da Gavin, se lui la vorrà ancora. E così ricomincia la storia. Emily non trova Gavin a casa sua e torna nel suo vecchio appartamento da Olivia. Lui non risponde al telefono, nessuno sa dove sia e lei è a pezzi. A peggiorare la situazione (tratto caratteristico dell’autrice che segue alla lettera la legge di Murphy.. se qualcosa potrà andare male lo farà di certo) la mattina dopo Dillon si presenta a casa sua e la aggredisce. Fermato e denunciato Emily ottiene un ordine di restrizione nei suoi confronti, ma ancora non si hanno notizie di Gavin. Alla fine dopo alcuni giorni riesce a convincere Colton, il fratello di Gavin a farsi dire che lui si trova in Messico e decide di raggiungerlo, almeno per chiedergli scusa e cercare di convincerlo a riprenderla con se. Non senza qualche piccolo batticuore i due amanti torneranno insieme e la passione tra loro scoppierà in maniera violenta e finalmente senza remore, tanto che al loro ritorno a New York Emily si trasferisce da lui. Ma Dillon non ha intenzione di lasciarli vivere in pace il loro amore, prima avvicina Emily per minacciarla e poi, quando scoprirà che lei aspetta un bambino e non è sicura di chi tra i due uomini sia il padre cercherà di intromettersi nella loro felicità.

Ma non temete, è un romance, finisce bene per definizione , ci vorrà un po’, c’è da sudare, starete male prima e poi malissimo, ma alla fine del tunnel c’è la vostra ricompensa, un bellissimo, roseo, lieto fine.
Vi devo dire la verità, sono davvero inca@@atissima con Gail McHugh. Principalmente perché col suo stile ridondante, barocco, troppo descrittivo e ripetitivo ha rovinato una storia che era potenzialmente davvero bellissima e che scritta da qualcun altro sarebbe risultata certamente più asciutta e quasi certamente ridotta in un libro solo. Poi perché è di animo sadico, si diverte a far star male chi la legge, ha riempito questi due libri di difficoltà, di ostacoli, di colpi di scena che però alla fine si rivelano troppi, e mai come in questo caso il troppo stroppia. Sono certa che mi capite alla perfezione e sapete di cosa parlo,  e se siete uscite indenni dalla lettura dell’ultimo quarto di libro allora vuol dire che non avete un cuore; io ero preparata e nonostante ciò ho perso un anno di vita. E il mio rancore verso l’autrice cresce quando penso a quanto è bella la storia d’amore tra Emily e Gavin senza tutti quegli stucchi e quelle modanature esagerate che ha usato per raccontarcela. A quanto in questo secondo libro lei si sia trasformata in una donna finalmente decisa e determinata, in un’amante sensuale e disinibita e in una compagna fedele e innamorata.

“Quando ti guardo mi sembra di vedere l’altra metà di me stesso. 
Hai riempito il vuoto della mia anima, e per questo motivo per me sei una dea
 ecco come ti tratterò per sempre. Come una dea. Per il resto della mia vita.
 Te lo prometto. Cazzo, te lo prometto!”

A quanto, infine, lui sia incredibilmente perfetto, troppo bello, troppo ricco, troppo innamorato, troppo sexy, troppo Dio del sesso, troppo tutto.
Provate a pensare a come sarebbe stata la storia se ce l’avessero raccontata senza esagerazioni, pensatela prosciugata dei fronzoli, magari con qualche batticuore e qualche scena di sesso in meno (in questo secondo sono davvero tante, forse un po’ troppe..) e sono certa che il risultato sarebbe un libro bellissimo. Ma il capolavoro non lo fa solo la storia, lo fa il modo in cui ci viene raccontata e qui purtroppo, nonostante i personaggi azzeccati, l’ambientazione accattivante e la trama avvincente lo stile della scrittrice ha rovinato tutto.
Nonostante questo non me la sento di stroncare un libro che in fondo, come era successo per il primo della serie, mi è piaciuto e non poco. Ho cercato di essere il più possibile obiettiva e di giudicarlo in maniera distaccata, facendo leva solo sulla ragione e senza dare ascolto alla rabbia che mi aveva suscitato la lettura del primo e al lieve senso di nausea da eccesso di zucchero che mi ha suscitato la lettura di questo (almeno finché l’autrice non ha attentato alla salute delle coronarie delle sue lettrici), e il risultato è che in fondo abbiamo tra le mani un bel libro che racconta una bella storia che finisce bene come dovrebbe finire ogni romance che si rispetti, e per stavolta me lo faccio bastare.


Il mio giudizio finale sarebbe stato uguale a quello del primo libro, ma l’infarto che mi è venuto per colpa del famigerato capitolo 18 e l’esagerata dolcezza che rende il tutto leggermente stucchevole me lo ha fatto abbassare di mezzo punto, nonostante questo ve lo consiglio, soprattutto se avete letto il primo, anche solo per completare la storia, e se avete voglia di leggere una bella storia d’amore potete leggerli entrambi, ma attenzione a quanto vi ho detto, cercate di farlo ripulendoli dagli eccessi, li apprezzerete certamente di più. Intenso.

A presto, Zia D.


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5 commenti:

  1. Gavin e' il mio personaggio preferito, pero' devo ammettere che in questo secondo libro e' stato un po' troppo dolcioso e in effetti l'autrice poteva sfoltire un bel po' di pagine che hanno reso il libro un pochino lento. Per quanto riguarda il famoso capitolo dico solo che l'ho mandata a quel paese. Sapevo che sarebbe successo qualcosa perche' mi sono fatta spoilerare il libro tempo fa, ma poi nel leggere quel punto comunque mi e' preso un colpo. Penso che in quel momento l'autrice abbia fatto uso di qualche sostanza e che la sua fantasia abbia galoppato un po' troppo, anche perche' che cavolo c'entrava con tutta la storia? Cmq va bhe alla fine il libro mi e' piaciuto.

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  2. letto in un giorno direi meraviglioso

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  3. Sono d'accordo sul fatto che il libro è troppo mieloso, Gavin troppo perfetto e che in alcune parti la narazione rallenta quasi da risultare noiosa....
    Ma parliamo del capitolo 18......
    Ma cosa si è bevuta l'autrice mentre lo scriveva ???????????????
    Devo dire che mi ha completamente rovinato tutto il resto del libro....sono rimasta con il sospetto e l'ansia che il dopo fosse un sogno e che quindi il finale non fosse roseo..... MAH !!!!
    Bella storia, ma purtoppo ROVINATA.

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  4. Noioso, stucchevole e il capitolo al quale vi riferite sembra estratto da un altro libro.... non ho parole pasitive. Non mi ha soddisfatto nemmeno la parte romantica della storia... insomma non è un libro che rileggerò.

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  5. Per quanto riguarda questo libro Zia D. è decisamente la voce dei miei pensieri! Con la sua lentezza, ridondanza descrittiva e scene di sesso al limite della telecronca minuto per minuto ho fatto molta fatica ad arrivare alla fine. Gli scherzi del destino che affliggono i due protagonisti sono veramente troppi e sembrano essere l'unico modo che l'autrice ha trovato per far avanzare la trama... per non parlare poi del fantomatico capitolo 18 per la stesura del quale occorrerebbe far ricoverare laMc Hugh per crudeltà mentale e sevizie gratuite ai lettori: pensava che il pathos già messo in campo non fosse sufficiente? Emily risulta una dolce bambolina che si è finalmente resa conto di essere una donna che può decidere della sua vita - alla buon'ora - e Gavin, per quanto meraviglioso - forse è un po' troppo nella sua perfezione fisica e spirituale e nella sua dedizione alla sua Molly (ha avuto un solo e irrilevante cedimento in Messico quando pensava che Emily avese sposato Dillon!). La storia mi è piaciuta, ma se l'autrice fosse stata un po' più asciutta nella narrazione, limitandosi magari ad un solo libro, ci sarebbero stati risparmiati tanti tempi morti con relativi sbadigli e inutili ripetizioni di situazioni che nulla aggiungevano alla trama anche se stiamo parlando delle incredibili e infuocate prestazioni sotto e sopra le lenzuola di di Mr Tall, Dark and Handsome.

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